美国作家丹·布朗的一部小说,2003年3月18日由兰登书屋出版,并以750万本的成绩打破美国小说销售记录,是有史以来最卖座的小说。小说集合了侦探,惊悚和阴谋论等多种风格,并激起了大众对某些宗教理论的普遍兴趣。

6
Dopo essersi infilato sotto la grata di sicurezza, Robert Langdon si tro-vava ora sulla soglia della Grande Galleria e aveva l'impressione di essere nell'imboccatura di un canyon lungo e profondo.
Da entrambi i lati le pareti spoglie si alzavano per dieci metri e svaniva-no nell'oscurità. Il chiarore rosso dell'illuminazione di servizio conferiva un innaturale aspetto infuocato a una stupefacente collezione di quadri di Leonardo, Tiziano e Caravaggio appesi a cavi che scendevano dal soffitto. Nature morte, scene religiose, paesaggi, con accanto ritratti di nobili e di politici.
Anche se la Grande Galleria ospitava i più famosi capolavori d'arte ita-liana del Louvre, molti visitatori ritenevano che la più stupefacente caratte-ristica di quell'ala fosse il suo famoso pavimento a parquet. Costituito di assi diagonali di legno di rovere, disposte secondo un disegno geometrico che impediva allo sguardo di staccarsene, il pavimento creava un'effimera
illusione ottica: un reticolo a molte dimensioni che dava ai visitatori il sen-so di galleggiare lungo la galleria su una superficie che cambiava a ogni passo.
Quando Langdon cominciò a distinguere il pavimento, il suo sguardo si bloccò bruscamente su un oggetto che giaceva a terra, pochi metri alla sua sinistra, circondato dal nastro di segnalazione della polizia. Si voltò verso Fache. «Ma quello sul pavimento... non è un Caravaggio?»
Il capitano annuì, senza guardare.
Quel quadro, si disse lo studioso, valeva almeno due milioni di dollari, eppure era abbandonato sul pavimento come un manifesto vecchio. «Che diavolo ci fa, sul pavimento?»
Fache lo guardò torvo. Chiaramente, non trovava niente di strano nel fat-to che un Caravaggio fosse per terra. «Questa è la scena di un delitto, si-gnor Langdon. Non abbiamo toccato nulla. Quella tela è stata spostata dal curatore. Staccandola dalla parete ha attivato il sistema di sicurezza.»
Langdon tornò a fissare la grata e cercò di immaginare la scena.
«Il curatore è stato aggredito nel suo ufficio, si è rifugiato nella Grande Galleria e ha attivato la chiusura di sicurezza staccando quel dipinto dalla parete. La grata è scesa immediatamente, bloccando tutte le entrate. C'è so-lo una porta da cui si accede a questa galleria.»
Langdon era leggermente confuso. «Il curatore ha catturato il suo ag-gressore all'interno della Grande Galleria?»
Fache scosse la testa. «La grata di sicurezza ha separato Saunière dal suo aggressore. L'assassino è rimasto chiuso all'esterno e gli ha sparato at-traverso la grata.» Fache indicò un cartellino arancione legato a una delle sbarre della grata sotto cui erano passati. «La squadra della Scientifica ha trovato residui di polvere da sparo di una pistola. Ha mirato attraverso le sbarre. Saunière era solo quando è morto qui dentro.»
Langdon ripensò alla fotografia del corpo di Saunière. "Mi avevano det-to che aveva fatto tutto da solo." Diede un'occhiata all'immenso corridoio davanti a loro. «Dov'è il corpo?»
Fache raddrizzò il fermacravatta a forma di croce e si incamminò. «Co-me probabilmente saprà, la Grande Galleria è piuttosto lunga.»
La lunghezza esatta, se la memoria non l'ingannava, era di circa quattro-centocinquanta metri. Altrettanto impressionante era la larghezza della sa-la, che avrebbe permesso comodamente il transito di un paio di treni pas-seggeri affiancati. Il centro della galleria era punteggiato di statue e di co-lossali urne di porcellana che servivano come elegante divisorio e a man-
tenere un flusso ordinato dei visitatori nelle due direzioni.
Fache taceva e camminava rapidamente lungo la corsia destra della gal-leria, lo sguardo fisso in avanti. Langdon aveva l'impressione di mancare di rispetto a quei capolavori, passandogli davanti senza dedicare loro nep-pure un'occhiata. "Non che si possa vedere molto, con questa luce" si giu-stificò.
Il bagliore rosso e ovattato evocava purtroppo in lui ricordi dell'ultima volta che Langdon aveva visto quel tipo di luce, negli archivi segreti del Vaticano. Era la seconda volta, nelle ultime ore, che gli tornava in mente il rischio mortale da lui corso a Roma. Il pensiero di quella città richiamò a sua volta il ricordo di Vittoria. Anche a lei non pensava da mesi. Stentava a credere che il suo viaggio a Roma risalisse solo all'anno prima, gli sem-brava che fossero passati decenni. "Un'altra vita." Le ultime notizie ricevu-te da Vittoria risalivano a dicembre: una cartolina postale in cui diceva di partire per il mare di Giava per continuare le sue ricerche sulla fisica della comunicazione, qualcosa che riguardava l'impiego dei satelliti per seguire le migrazioni delle mantre. Langdon non si era mai illuso che una donna come Vittoria Vetra potesse essere felice di vivere con lui nel campus di un college, ma il loro incontro a Roma aveva destato in lui un desiderio che non aveva mai creduto di poter provare. La sua innata preferenza per la vita di scapolo e le semplici libertà che gli permetteva era stata in qual-che modo scossa, per essere sostituita da un imprevisto senso di vuoto, che era aumentato nel corso dell'anno precedente.
Continuarono a camminare in fretta, ma Langdon non scorse alcun ca-davere. «Jacques Saunière ha fatto tutta questa strada?»
«Il signor Saunière è stato ferito allo stomaco. È morto molto lentamen-te. Forse ha impiegato quindici o venti minuti. Era ovviamente un uomo fi-sicamente molto robusto.»
Langdon si voltò verso di lui, stupefatto. «E la sicurezza ha impiegato quindici minuti ad arrivare fin qui?»
«Naturalmente no. Il servizio di sicurezza del Louvre ha reagito imme-diatamente all'allarme e ha trovato la Grande Galleria chiusa. Attraverso la grata, hanno sentito che qualcuno si muoveva dall'altra parte del corridoio, ma non sono riusciti a vedere chi fosse. Hanno gridato, ma non hanno avu-to risposta. Pensando che potesse essere soltanto un criminale, hanno se-guito il protocollo e hanno chiamato la polizia giudiziaria. Noi siamo arri-vati nel giro di quindici minuti. Quando siamo giunti sul posto, abbiamo sollevato la barriera quanto bastava per scivolare sotto, e io ho fatto entrare
una decina di agenti armati. Hanno percorso l'intera galleria per bloccare l'intruso.»
«E...?»
«Non hanno trovato nessuno all'interno. Eccetto...» Indicò un punto da-vanti a loro. «... lui.»
Langdon sollevò lo sguardo per seguire la mano tesa di Fache. Dapprima pensò che il capitano indicasse una grande statua di marmo nel mezzo del corridoio. Proseguendo, però, poté scorgere ciò che c'era dietro la statua. A trenta metri di distanza, un unico faretto su un treppiede allungabile illumi-nava il pavimento, creando un'isola di luce bianca in mezzo alle rade luci rosse della galleria. Nel centro della zona illuminata, come un insetto sotto il microscopio, si scorgeva il corpo del curatore, nudo sul pavimento.
«Ha visto la foto» commentò Fache «e quindi non dovrebbe essere una sorpresa.»
Langdon si sentì raggelare mentre si avvicinava al cadavere. Davanti a lui c'era una delle più strane immagini che avesse mai visto.
Il corpo pallido di Jacques Saunière giaceva sul pavimento esattamente come gliel'aveva mostrato la fotografia. Mentre, fermo al di sopra del cor-po, socchiudeva gli occhi a causa della luce troppo forte, Langdon si ram-mentò con stupore che Saunière aveva consumato i suoi ultimi minuti di vita disponendo il proprio corpo in quello strano modo.
Saunière appariva straordinariamente robusto per un uomo della sua età, e la muscolatura era perfettamente visibile. Si era tolto tutti i vestiti, li a-veva posati sul pavimento, ben ripiegati, e si era sdraiato sulla schiena, nel centro dell'ampio corridoio, allineandosi perfettamente con l'asse della sa-la. Aveva le braccia tese all'esterno e le gambe divaricate come se galleg-giasse sull'acqua del mare facendo il "morto" o, pensiero ancora più maca-bro, come un uomo legato a cavalli invisibili per essere squartato.
Poco sotto lo sterno di Saunière, una macchia di sangue contrassegnava il punto in cui il proiettile era entrato nella sua carne. La ferita appariva straordinariamente piccola, e ne era uscita solo una macchia di sangue ne-ro.
Anche l'indice sinistro di Saunière era insanguinato; a quanto pareva, era stato tuffato nella ferita per creare l'aspetto più sconvolgente del suo ma-cabro letto di morte: servendosi del proprio sangue come inchiostro e u-sando come carta il proprio addome nudo, Saunière aveva disegnato sulla propria carne un semplice simbolo, cinque linee rette che si incrociavano
in modo da formare una stella a cinque punte.
"Il pentacolo."
La stella di sangue, con al centro l'ombelico di Saunière, dava al suo corpo una sorta di aria vampiresca o negromantica. La foto che gli era stata mostrata era già abbastanza raccapricciante, ma adesso, osservando con i propri occhi la scena, Langdon provava una crescente inquietudine. "E se l'è fatto da sé."
«Signor Langdon?» chiese Fache, fissandolo.
«È un pentacolo» rispose lo studioso. La sua voce suonava più bassa del voluto, in quello spazio immenso. «Uno dei più antichi simboli al mondo. Già in uso quattromila anni prima di Cristo.»
«E che cosa significa?»
Langdon aveva sempre qualche esitazione a rispondere a quella doman-da. Spiegare a qualcuno il "significato" di un simbolo era come spiegargli ciò che doveva provare ascoltando un brano musicale: era una sensazione che mutava da persona a persona. Un cappuccio bianco con i buchi per gli occhi, negli Stati Uniti faceva pensare al Ku Klux Klan ed evocava imma-gini di odio e di razzismo, ma in Spagna richiamava immagini di fede reli-giosa.
«I simboli hanno significati diversi a seconda della loro collocazione» disse Langdon. «Principalmente, il pentacolo è un simbolo religioso paga-no.»
Fache annuì. «Adorazione del diavolo.»
«No» lo corresse Langdon, pentendosi di non avere scelto termini più chiari.
Oggigiorno, il termine "pagano" era diventato quasi sinonimo di "adora-tore del diavolo" ma si trattava di un grosso equivoco. La parola derivava dal latino paganus, che significava "abitante della campagna". I "pagani" erano i contadini ignoranti che rimanevano fedeli alle vecchie religioni ru-rali del culto della natura. Di fatto, così forte era l'avversione della Chiesa verso coloro che abitavano nelle villae rurali, che anche il termine innocuo per definire un abitante di un villaggio — "villano" — aveva finito per as-sumere un carattere negativo.
«Il pentacolo» spiegò Langdon «è un simbolo precristiano legato al culto della natura. Gli antichi vedevano il mondo diviso in due metà, maschile e femminile. I loro dèi e le loro dee cercavano di mantenere un equilibrio dei poteri, yin e yang. Quando il principio maschile e quello femminile erano in equilibrio, nel mondo regnava l'armonia. Quando erano squilibrati, vi
regnava il caos.» Langdon indicò lo stomaco di Saunière. «Questo penta-colo rappresenta la metà femminile di tutte le cose, un concetto religioso che gli storici delle religioni chiamano il "femminino sacro" o la "dea divi-na". Saunière sapeva queste cose meglio di chiunque altro.»
«Saunière si è tracciato sullo stomaco un simbolo divino femminile?»
Langdon dovette ammettere che la cosa era strana. «Nelle sue interpreta-zioni più specifiche, il pentacolo simboleggia Venere, la dea della bellezza femminile e dell'amore sessuale.»
Fache lanciò un'occhiata all'uomo nudo ed emise un brontolio.
«Le religioni antiche erano basate sull'ordine divino della natura. La dea Venere e il pianeta Venere erano una cosa sola ed erano identici. La dea aveva un posto nel cielo notturno ed era nota con vari nomi: Venere, la Stella dell'Est, Ishtar, Astarte. Tutti possenti concetti femminili legati alla Natura e alla Madre Terra.»
A quel punto, Fache pareva ancora più preoccupato, come se in qualche modo preferisse l'idea del culto del diavolo.
Langdon decise di non dilungarsi sulla più stupefacente proprietà del pentacolo, l'origine "grafica" del suo legame con Venere. Da giovane stu-dente di astronomia, Langdon aveva appreso con stupore che il pianeta Venere tracciava un pentacolo perfetto sull'eclittica ogni otto anni. Gli an-tichi che avevano osservato quel fenomeno erano rimasti talmente stupe-fatti che Venere e il suo pentacolo erano divenuti i simboli della perfezio-ne, della bellezza e degli aspetti ciclici dell'amore sessuale. Come tributo alla magia di Venere, i greci avevano fatto ricorso al suo ciclo di otto anni per organizzare i giochi olimpici. Oggi poche persone sapevano che la ri-correnza, ogni quattro anni, delle moderne Olimpiadi seguiva ancora un mezzo ciclo di Venere. E un numero ancora minore di persone sapeva che la stella a cinque punte stava quasi per diventare il simbolo ufficiale delle Olimpiadi, ma era stato scartato all'ultimo momento: le cinque punte erano state trasformate in cinque anelli che si incrociavano, per esprimere meglio lo spirito olimpionico di globalità e di armonia.
«Signor Langdon» disse all'improvviso Fache. «Ovviamente, il pentaco-lo deve anche collegarsi al diavolo. I vostri film americani dell'orrore lo mettono bene in chiaro.»
Langdon aggrottò la fronte. "Grazie, Hollywood." La stella a cinque punte era ormai un cliché in tutti i film di serial killer satanici. Di solito era tracciata sulla parete dell'appartamento di qualche satanista, accanto a pre-sunti simboli diabolici. Langdon provava sempre un forte senso di frustra-
zione quando vedeva il simbolo in quel contesto; in realtà, le vere origini del pentacolo erano del tutto divine. «Le assicuro che, qualunque cosa compaia nei film» disse Langdon «l'interpretazione del pentacolo come simbolo diabolico non è storicamente accurata. Il significato originale femminile è corretto, ma nel corso dei millenni il simbolismo del pentaco-lo è stato distorto: nel nostro caso specifico, con molto spargimento di sangue.»
«Non credo di capire.»
Langdon lanciò un'occhiata al crocifisso di Fache e si chiese come for-mulare la spiegazione. «La Chiesa, capitano. I simboli sono molto resisten-ti, ma il significato del pentacolo è stato alterato dalla Chiesa cattolica ro-mana dei primi secoli. Come parte della sua campagna per eliminare la re-ligione pagana e convertire al cristianesimo le masse, la Chiesa lanciò una campagna denigratoria contro gli dèi e le dee pagani, presentando come diabolici i loro simboli.»
«Vada avanti.»
«È una cosa che si verifica in tempi di rivoluzione» proseguì lo studioso. «Una potenza emergente fa propri i simboli esistenti e li degrada nel tenta-tivo di cancellarne il significato. Nella lotta tra simboli pagani e simboli cristiani, i pagani hanno perso: il tridente di Nettuno è diventato il forcone del diavolo, il cappello a punta della vecchia erborista è divenuto il cappel-lo della strega e il pentacolo di Venere è divenuto il segno del diavolo.» Fece una pausa. «Purtroppo i militari degli Stati Uniti hanno contribuito ad affermare la perversione del pentacolo, che adesso è diventato il nostro principale simbolo di guerra. Lo dipingiamo sugli aerei da caccia e lo met-tiamo sulle spalline dei nostri generali.» "Con buona pace della dea dell'a-more e della bellezza."
«Interessante.» Fache indicò il corpo disteso a terra. «E la posizione del cadavere? Che cosa le suggerisce?»
Langdon si strinse nelle spalle. «La posizione ribadisce il riferimento al pentacolo e al femminino sacro.»
Fache aggrottò la fronte. «Scusi?»
«Duplicazione. Ripetere un simbolo è il modo più semplice per raffor-zarne il significato. Jacques Saunière si è messo in una posizione che riba-disce il simbolo della stella a cinque punte.» "Se un pentacolo è utile allo scopo, due lo sono ancora di più."
Fache passò lo sguardo sulle cinque punte del corpo di Saunière — braccia, gambe e testa — e si ravviò i capelli. «Analisi interessante.» Si in-
terruppe. «E la nudità?» Pronunciò la parola con un lamento; pareva trova-re repellente l'idea di un corpo nudo, maschile, di quell'età. «Perché si è tolto i vestiti?»
"Buona domanda" pensò Langdon. Se l'era chiesto fin dal primo mo-mento in cui aveva visto la polaroid. La sua sola ipotesi era che un corpo umano nudo fosse un'ulteriore allusione a Venere, la dea della sessualità. Anche se la cultura moderna aveva cancellato gran parte dei collegamenti tra Venere e l'unione fisica tra maschio e femmina, l'etimologia scorgeva ancora un residuo del significato originale di Venere nella parola "venere-o". Langdon decise di lasciar perdere. «Capitano Fache, è ovvio che non posso dirle perché il signor Saunière abbia disegnato quel simbolo sul pro-prio corpo o perché abbia assunto questa posizione, ma posso assicurarle che un uomo come Jacques Saunière avrebbe considerato il pentacolo co-me un segno della divinità femminile. La correlazione tra questo simbolo e il femminino sacro è ben nota agli storici dell'arte e agli studiosi di simbo-logia.»
«Bene. E perché ha usato come inchiostro il suo sangue?»
«Ovviamente, non aveva altro con cui tracciarlo.»
Fache tacque per un istante. «In realtà, credo che si sia servito del san-gue perché la polizia seguisse certe procedure di medicina legale.»
«Scusi?»
«Guardi la mano sinistra.»
Langdon passò lo sguardo sul braccio bianco del cadavere, fino alla ma-no, ma non vide nulla. Si avvicinò e si inginocchiò, e allora notò con sor-presa che Saunière stringeva tra le dita un grosso pennarello.
«Saunière lo aveva in mano quando lo abbiamo trovato» spiegò Fache, spostandosi di alcuni metri fino a un tavolino pieghevole, coperto di stru-menti investigativi, cavi elettrici e apparecchiature elettroniche. «Come le dicevo» continuò, frugando tra gli oggetti sul tavolino «non abbiamo toc-cato nulla. Conosce questo tipo di penna?»
Langdon si abbassò per leggere l'etichetta del pennarello.
STYLO DE LUMIERE NOIRE.
Sollevò la testa, sorpreso.
Il pennarello a luce nera o penna "a filigrana" impiega un particolare ti-po di inchiostro che permette a restauratori, addetti dei musei e poliziotti di tracciare segni invisibili sugli oggetti: un inchiostro fluorescente, con un diluente non corrosivo a base di alcol, che risulta visibile solo ai raggi ul-travioletti, o luce nera. Il personale dei musei vi ricorre nelle ispezioni
quotidiane per collocare segni invisibili sulle cornici dei dipinti da restau-rare.
Mentre Langdon si alzava, Fache raggiunse il faretto e lo spense. La gal-leria piombò nell'oscurità.
Momentaneamente cieco, lo studioso provò un senso di panico. Poi scorse la figura di Fache, illuminata da una luce rosso violacea. Si avvici-nava reggendo in mano una lampada portatile che lo avvolgeva in quell'a-lone viola.
«Come lei forse sa» spiegò il capitano «la polizia usa l'illuminazione a luce nera per cercare nella scena del crimine il sangue e le altre tracce utili alla medicina legale. Perciò può immaginare la nostra sorpresa quando...» Bruscamente, puntò la luce sul cadavere.
Langdon abbassò lo sguardo e trasalì per lo shock.
Con il cuore che accelerava i battiti, osservò lo strano messaggio che a-desso era comparso sul pavimento. Scritte in caratteri luminescenti, le ul-time parole del curatore si leggevano nitidamente vicino al corpo. E a ma-no a mano che leggeva la scritta di colore rosso brillante, Langdon sentì addensarsi la nebbia che, nel suo cervello, avvolgeva quell'intera notte.
Lesse di nuovo il messaggio e fissò Fache. «Che diavolo significa?»
Alla luce della lampada, gli occhi di Fache che lo fissavano erano bian-chi come quelli di un morto. «Questa, signore» disse il capitano «è esatta-mente la domanda a cui lei deve rispondere.»
Non molto lontano, nell'ufficio di Saunière, il tenente Collet, che nel frattempo era tornato al Louvre, controllava un radioregistratore posato sull'enorme scrivania del curatore. A eccezione dello strano modellino — simile a un robot — di un cavaliere medievale che lo fissava dall'angolo della scrivania, Collet era solo. Regolò il volume delle cuffie e controllò che il segnale registrato dall'hard disk fosse abbastanza forte. Tutto era re-golare. I microfoni funzionavano perfettamente e il segnale era chiaro.
"Il momento della verità" pensò.
Sorridendo, chiuse gli occhi e si preparò a godersi il resto della conver-sazione che veniva registrata all'interno della Grande Galleria.
第六章
从封锁门下挤过去后,罗伯特·兰登此刻正站在通往大画廊的入口处。他正在朝一个长长的“大峡谷”口凝望。画廊两边,陡峭的墙壁有三十英尺高,直插上面的黑暗之中。微红的耐用灯光向上散开,把些许不自然的暗光投射到许多从天花板绳子垂下的达·芬奇、提香和卡拉瓦乔的画作上。
静物画、宗教场面、风景画伴着贵族和政治家的画像。
虽然大画廊里藏有卢浮宫最负盛名的意大利艺术品,但不少游客认为这个侧厅所奉献的最令人惊叹不已的东西却是它著名的嵌木拼花地板。它是由对顶的橡木块按着一种令人眼花缭乱的几何图案铺制而成的,能使人产生一种瞬间的视角幻觉,感觉它是一个立体网络,游客每移动一步都觉得是在大画廊里漂游。
兰登开始观看地板的镶饰。他的眼睛突然停留在他左边几码远处的地板上被警察用条带围起来的一个物体上。他没想到会看到这个。他匆忙跑向法希。“那,那地板上是一幅卡拉瓦乔的画作吗?”
法希点了点头,却并没看它。
兰登猜想这幅画作的价值可高达两百万美元,可现在它却象被丢弃的海报一样躺在地上。“见鬼,怎么会在地上!”
法希看了一眼,显然是无动于衷。“这是犯罪现场,兰登先生。我们什么也没动。那画是馆长自己扯下来的。他就是那样启动安全系统的。”
兰登转身看看大门,努力想象当时的情形。
“馆长在办公室里受到了袭击,他逃往大画廊,从墙上扯下这幅画,启动了防护门。防护门立刻落下,谁也无法进出,这是进出大画廊的唯一出口。”
兰登被弄糊涂了。“那么馆长实际上抓住了袭击他的人,把他关在大画廊里面喽?”
法希摇摇了头说:“防护门把索尼埃和袭击者隔开了。杀手被关在外面的走廊里,他通过这个门开枪打死索尼埃。”法希指着悬挂在他们刚爬过的那个门上的一个桔黄色的碎片说:“技术警察发现了枪回火时的残留物。他是透过栅栏射击的。索尼埃临终前,这里没有别人。”
兰登想起了索尼埃尸体的照片。他们说索尼埃自己把自己弄成那样。兰登望着前方的巨大的长廊说:“那么尸体在哪里?”
法希扶正了自己的十字架领带夹开始往前走。“你很可能知道,画廊很长。”
如果兰登没记错的话,确切的长度是约1,500英尺,是三个华盛顿纪念碑对接后平放的长度。同样令人惊异的是长廊的宽度,可以轻而易举地容纳两列平行的火车客车。走廊的中央间或点缀着雕像和巨大的瓷瓮,这些雕像和瓷瓮正好形成一条很有品味的分界线,把人流分开,一边沿墙而前,一边沿墙而回。
法希不说话,沿着走廊右边大步疾驶,两眼盯着正前方。这么匆匆忙忙的从如此多的杰作旁走过,都没停下来看一眼,兰登觉得有失恭敬。
不是因为在这种光线下,我什么也看不到,他想。
很不幸,暗红的灯光使兰登回忆起他上次在灯光柔和的梵帝冈秘密档案室的经历。今晚和上次他险些丧命罗马一样使人忐忑不安。维多利亚又闪现在他脑海里。他已好几个月没有梦到维多利亚了。兰登不敢想念在罗马的那桩子事过去才一年;他觉得晃如几十年。又活一辈子。他最后一次收到维多利亚的邮件是十二月份,那是一张明信片,她说她在动身去爪哇海以便继续在跟踪物理学方面的研究——用卫星追踪蝠鲼的迁徙情况。兰登从未幻想像维多利亚那样的女人会和他一起生活在校园里,但他们在巴黎的邂逅激发了一种他以前从未感受过的渴望。他多年来对单身生活的好感以及单身生活带来的自由感都被击得粉碎,取而代之的是过去的一年中与日俱增、始料未及的空虚感。
他们继续快步向前,但兰登还没看到尸体。“索尼埃跑这么远?”
“索尼埃腹部中弹后过了一段时间以后才死去的,或许十五到二十分钟。他显然是个很坚强的人。”
兰登吃惊地转过身。“保安十五分钟才赶到这儿?”
“当然不是。卢浮宫的保安听到警报后,立即做出了反应,但发现大画廊的门被封住了。透过门,他们能听到有人在长廊的那一头挪动,但他们看不清到底是谁。他们大声喊,但没人应答。他们想唯一可能是罪犯,于是他们按规定叫来了司法警察。我们到达后把封锁门抬高了一些以便人能爬过去。我派了十来个警察进去。他们迅速搜遍长廊,希望抓住罪犯。
“结果呢?”
“他们发现里面没人。除了……”他朝长廊远处指去,“他”。
兰登抬起头顺着法希的手指望去。起初他以为法希在指长廊中间的巨型大理石雕像。但他们继续往前走时,兰登能够看清比雕像更远的东西。在三十码开外的廊厅里,一只挂在便携式灯杆上的聚光灯照在地板上,形成了这暗红色画廊里一座极为光亮的“岛屿”。在光环的中央,索尼埃赤裸的尸体躺在嵌木拼花地板上,像显微镜下的一只昆虫。
“你看到过照片,所以不太吃惊了吧。”法希说。
雅克·索尼埃苍白的尸体躺在拼花地板上,和照片看到的一模一样。兰登站在尸体旁,在强光下眯着眼观察着。在惊愕中,他提醒自己,索尼埃在生命的最后几分钟把自己的身体摆成了这个奇怪的样子。
就他这个年龄的人而言,索尼埃看起来健康极了,他所有的肌肉系统分布分明。他已脱下了身上的每一丝衣服,并把它整齐地放在地板上,躺在走廊的中央,和房间的长轴线完全处于同一条线上。他的手臂和腿向外张开,像一只完全展开的鹰,又像孩子们做的雪天使那样手腿叉开,或许更准确的说是像一个人被看不见的力量向四个方向拉扯着。
在索尼埃的胸骨稍下一点有一块血渍,子弹从这里穿过了他的肌肉。奇怪的是,伤口流血极少,地下只淤积一小片已变黑的血液。
索尼埃食指也有血迹,显然他把食指插进了伤口,来制作他那最令人毛骨悚然的灵床。用自己的血作墨,以赤裸的腹部作画布,索尼埃画了非常简单的符号 —— 五条直线相交而成的五角星。
五角形护身符。
这颗血星以索尼埃的肚脐为中心,这使尸体更显得令人恐怖。照片已令兰登不寒而栗,现在亲自到了现场,兰登更是吓得魂不附体。
他自己弄成这样。
“兰登先生?”法希的黑眼睛又在盯着他。
“这是巫术中的五角形护身符,”兰登说。他的声音在这么大的空间里显得有些沉闷。“这是世界上最早的一个符号,公元前四千年以前使用的。”
“它代表什么?”
在回答这个问题时兰登总是有些犹豫。告诉一个人一个符号“意味”着什么就如同告诉人家听一首歌时感受如何一样不好说 —— 各人的感觉都不一样。三K党的白巾在美国是仇恨和种族主义的形象,而在西班牙同样的服饰则表示一种宗教信仰。
“符号在不同的环境下表示的意思也不一样,”兰登说。“五角形主要是一种异教符号。”
法希点点头。“魔鬼崇拜。”
“不对,”兰登纠正道。他马上就意识到自己的用词应该更准确一些。
当今,表示异教的词pagan几乎成了“魔鬼崇拜”的同义词 —— 这是一种完全错误的观念。这个词的词根可以追溯到拉丁语的paganus,它指的是住在乡下的人。“异教徒”本来的字面意思是指那些没有接受任何宗教灌输,还恪守古老的自然神崇拜的乡下人。事实上,教会非常害怕那些住在乡下村镇(villes)里的人,以至于原本那个表示村民的词vilain后来竟用来表示“恶棍”了。
“五角形”,兰登解释说,“是一个在基督教产生之前,有关自然崇拜的符号。”古人认为世界由两部分组成——一半雄性,一半雌性。神和女神共同作用保持力量平衡,即阴阳平衡。当阴阳平衡时,世界就处于和蔼的状态下。不平衡时,世界就一片混乱。然后兰登又指向索尼埃的肚子说:“这个五角形代表万物中阴性的那一半 —— 一个宗教史学家称为‘神圣女性’或‘神圣女神’概念。索尼埃应该知道这个。”
“索尼埃在自己肚子上画了女神符号?”
兰登必须承认,这似乎有点怪。“最具体的解释,五角星象征维纳斯 —— 代表女人性爱和美的女神。”
法希看了看那裸休男人,咕哝了一声。
“早期宗教都是基于大自然神性的秩序之上的,女神维纳斯(Venus)和金星(Venus)是同一的。女神在夜空中也有一席之地,夜空中的女神有许多名字 —— 金星、东方之星、伊师塔、阿斯塔蒂等,都是些充满活力的与自然和大地母亲密切相关的阴性概念。”
兰登决定不告诉他五角星形最令人吃惊的特征 —— 它的形状源于金星。当兰登还是个初出茅庐的天文学专业的学生时,他就吃惊地了解到金星每四年在空中的运行轨迹正是一个正五角形。古人观察到这种现象,对之敬畏之至,于是金星和五角星便成了至善至美和周期性的性爱的象征。为礼赞金星的神奇,希腊人以四年为一个循环来组织奥林匹克运动会。现今很少有人知道现在每四年一届的现代奥林匹克运动会是沿袭了金星的周期。更少有人知道五角星差点成了奥运会的正式标志,只是到了最后一刻才将五个尖角换成了五个相互联结的环以更好地体现奥运会包容与和谐的精神。
法希突然说:“兰登先生,五角星显然也和恶魔有关。你们美国的恐怖电影清楚地表明了这一点。”
兰登皱起了眉头。真谢谢你,好莱坞。在系列恶魔杀手电影中,五角星几乎每次都出现,它通常和其他被指责为恶魔符号的东西一道被胡乱地画在某些恶魔杀手住所的墙上。每当在这种情形下看到这个符号,兰登就感到非常不快。五角星真正的起源是神圣的。
“我可以肯定地告诉你,”兰登说,“尽管如你在电影中所见,把五角星被解读为恶魔,但从史学的角度讲,这并不准确。它起初的女性含义是正确的。但一千年来,五角星的象征意义被歪曲了。在这个案子上,还流了血。”
“我不敢肯定我听懂了。”
兰登看了一眼法希的十字架。他下面的表达有些语无伦次。“教会,先生,象征符号是很弹性的,五角星符号的意义被早期的罗马天主教会给更改了。作为梵帝冈清除异教并使大众皈依基督教的运动的一部分,天主教会掀起了一个污蔑异教神和异教女神的运动,把他们的神圣的象征符号重新解释为邪恶的符号。”
“讲下去。”
“这种现象在混乱年代也是常见的,” 兰登接着说,“一种新出现的力量会取代现存的象征符号并长期贬损它们以图彻底抹掉它们的意义。在异教象征和基督教象征的争斗中,异教徒输了。海神波塞冬的三叉戟成了恶魔的草叉,象征智慧的锥形尖顶帽成了女巫的象征,金星的五角形成了邪恶的象征。”兰登停了停。“不幸的是,美国军方也曲解了五角星,现在他成了最重要的战争符号。我们把它涂在战斗机上,挂在将军们的肩膀上。”爱与美女神竟承受这么多不幸。
“有意思。”法希边说边朝像展开的鹰一样的尸体点了点头。“那么,尸体的放置?你从中看到了什么?”
兰登耸耸肩。“这种放置只是巩固了五角星和阴性神灵的关联。”
法希脸茫然。“对不起,我没明白。”
“复制。重复一个符号是强化它的意义最简单的方法。雅克·索尼埃把自己放置成了五角星的形状。”
一个五角星很好,两个更好。
法希又把手插进了油光光的头发里,眼睛朝索尼埃的五个角看去——胳膊、腿和头。“有意思的分析,”他停了一下又说:“那为什么裸体?”他有些不满地说道,好像很讨厌看到一个老年男人的裸体。“他为什么把衣服都脱了?”
兰登心想,真是好问题。从第一眼看到宝丽莱快照,他就一直对这个问题疑惑不解。他最接近的猜测是,裸体是性爱女神维纳斯赞许的事情。虽然现代文化已基本清除维纳斯与男女身体结合的关联,但对词源有研究的人,仍然可以敏锐地发觉“维纳斯(Venus)”本意中有与“性交”(Venereal)有关联的蛛丝马迹。不过,兰登不打算讨论那些。
“法希先生,显然我说不出为什么索尼埃在自己身上画那样的符号,也说不清为什么他那样放置自己,但是我可以告诉你,像雅克·索尼埃那样的人会视五角星符号为一种阴性神灵。这个符号和阴性神灵之间的关联是广为艺术史学家和符号象征学专家所知的。”
“好的。那么他为什么用自己的血当墨?”
“但显然,他没有别的东西可供写字。”
法希沉默了片刻。“我认为事实上他使用血和警察履行某些法医检查程序有相似之处。”
“我不明白。”
“看他的左手。”
兰登顺着馆长苍白的手臂一直看到他的左手,但什么也没有看到。他不敢肯定是否的确什么也看不到,于是围着尸体转了一圈,最后蹲下了,这时他才吃惊地发现馆长手里抓着一只很大的毡头标记笔。
“我们找到索尼埃时,他手里就攥着它,”法希边说边离开兰登,走过几码,走到一张摊满调查工具、电线和配套的电子设备的便携式桌子旁。“我给你讲过,”他边说边在桌子上翻弄东西,“我们什么都没动。你熟悉这种笔吗?”
兰登跪得更近一些,以便能看清笔的牌子。笔上有法文:黑光笔。
他吃惊地向上看了一眼。
黑光笔或曰水印笔是一种特殊毡头标记笔,原由博物馆、修复专家或反赝品警察设计用来在物品上作隐形标记用的。这种笔用的是一种非腐蚀性的,以酒精为主料的荧光墨水。这种墨水只有在紫外线、红外线等“黑光”下才可见。现在博物馆的维护人员在日常工作中也常带这种笔,以方便在需要修复的画作的画框上打个勾,作个标记。
兰登站起来后,法希走到聚光灯前把它关掉了。画廊顿时一片漆黑。
一时间,兰登什么也看不见,一种莫名的感觉突然袭来。法希的轮廓在强烈的紫光下显现出来。他拿着一个手提式光源走来,浑身裹在紫罗兰色的薄雾中。
“你也许知道,”法希说。他的眼睛在微暗的紫罗兰光中发着光。“警察用黑光照明,在犯罪现场找血渍和其他法医证据。所以你可以想象得出我们是多么吃惊……。”突然他把灯指向尸体。
兰登低头看了一眼,吓得往后一跳。
当他看到拼花地板上奇怪的发光现象,他的心脏怦怦直跳。馆长潦潦草草用荧光笔最后写下的字在尸体旁冷冷地发着紫光。
兰登看着发着光的文字段落,感到今晚笼罩在他周围的迷雾更浓了。
兰登又一次读完那些文字后抬头看法希。“见鬼,这到底是什么意思?”
法希的眼睛发着白光。“先生,那正是你今晚到这儿来要回答的问题。”
在不远处索尼埃的办公室里,科莱中尉正倚着一个架在馆长的大办公桌上的录音架。要不是有怪异的、机器人似的中世纪武士玩具在盯着他,科莱会感受到很舒服。他调整好自己的AKG耳机,检查了硬盘录音系统上的输入电平情况。所有系统一切正常,麦克风半点毛病也没有,声音传输极为清晰。
此刻声音完全真实,他思忖着。
他面带微笑,闭上双眼,坐下来欣赏今天在大画廊内正在被录进去的谈话。