美国作家丹·布朗的一部小说,2003年3月18日由兰登书屋出版,并以750万本的成绩打破美国小说销售记录,是有史以来最卖座的小说。小说集合了侦探,惊悚和阴谋论等多种风格,并激起了大众对某些宗教理论的普遍兴趣。

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Per assicurarsi che la sua conversazione con Langdon non venisse inter-rotta, Bezu Fache aveva spento il telefono cellulare. Purtroppo, però, era un costoso modello con incorporata una radio trasmittente e ricevente, che ora, contrariamente ai suoi ordini, veniva usata da uno dei suoi agenti per mettersi in contatto con lui.
«Capitaine?» La trasmissione crepitava come quella di un walkie-talkie.
Fache digrignò i denti per la collera. Non immaginava nulla di così im-portante da potere indurre Collet a interrompere la sua surveillance cachée, specialmente in quel momento critico.
Si rivolse a Langdon con uno sguardo di scusa. «Un momento, per favo-re.» Prese dalla cintura il telefono e premette il pulsante per la trasmissione radio. «Oui?»
«Capitaine, un agent du Département de Cryptologie est arrivé.»
Per un attimo Fache scordò la collera. "Un crittologo?" Nonostante il momento infelice, era probabilmente una buona notizia. Fache, dopo avere scoperto la misteriosa scritta sul pavimento, aveva scaricato le fotografie dell'intera scena del delitto nei computer del dipartimento di Crittologia, nella speranza che qualcuno gli spiegasse che cosa aveva voluto dire Sau-nière. Se un decifratore di codici era arrivato, probabilmente significava che avevano decifrato il messaggio di Saunière.
«Al momento sono occupato» trasmise Fache, e il suo tono di voce fa-ceva chiaramente intendere che il suo interlocutore non avrebbe dovuto chiamarlo. «Di' al crittologo di aspettare nello studio di Saunière. Parlerò con lui quando avrò finito.»
«Con lei» precisò Collet. «È l'agente Neveu.»
L'irritazione di Fache si accrebbe ancor di più. Sophie Neveu, una gio-vane déchiffreuse parigina che aveva studiato crittologia in Inghilterra alla Royal Holloway, era uno dei peggiori errori della polizia di Parigi. Era sta-ta appiccicata a Fache due anni prima come parte di un tentativo, voluto dal ministro, di inserire più donne nelle forze di polizia. Ma l'escursione del ministro nel politicamente corretto, pensava Fache, indeboliva il dipar-timento. Alle donne non solo mancava l'energia fisica necessaria per il la-voro di polizia, ma la loro sola presenza costituiva una pericolosa distra-
zione per gli uomini in servizio. Come Fache aveva temuto, Sophie Neveu si dimostrava una disturbatrice assai peggiore delle altre.
A trentadue anni, aveva una decisione che sfiorava l'ostinazione. La sua appassionata difesa delle nuove metodologie crittografiche esasperava i vecchi crittologi francesi suoi superiori. E, cosa che preoccupava mag-giormente Fache, c'era il fatto che, in un ufficio di uomini di mezza età, una donna giovane e attraente distraeva sempre dal lavoro.
Dalla radio, Collet continuò: «L'agente Neveu ha insistito per parlarle immediatamente, capitano. Ho cercato di fermarla, ma è entrata nella gal-leria».
Fache fece un passo indietro, incredulo. «È inaccettabile! Avevo detto chiaramente di...»
Per un momento, Robert Langdon pensò che Bezu Fache avesse un in-farto. Il capitano era a metà di una frase quando la sua mascella si fermò bruscamente e gli occhi gli si dilatarono. Il suo sguardo tagliente era fisso su qualcosa dietro le spalle di Langdon. Prima che lo studioso potesse vol-tarsi, da dietro di lui si udì una voce di donna.
«Excusez-moi, messieurs.»
Langdon si voltò e vide una giovane donna che si avvicinava. Si muove-va verso di loro, lungo la galleria, a passi lunghi e sicuri. Indossava un golf chiaro, lungo fin quasi al ginocchio, e calzoni neri, era molto attraente e dimostrava una trentina d'anni. I folti capelli rosso castano, dal taglio irre-golare, le ricadevano sino alle spalle. Diversamente dalle bionde pallide che incontrava a Harvard, quella donna possedeva una bellezza che tra-smetteva un senso di salute e di genuinità e una forte dose di sicurezza.
Con stupore di Langdon, la donna si rivolse a lui e gli tese la mano. «Monsieur Langdon, sono l'agente Neveu del dipartimento di Crittologia della polizia giudiziaria.» Il tono era cordiale; parlava inglese con un leg-gero accento francese. «Lieta di fare la sua conoscenza.»
Langdon le strinse la mano e incrociò lo sguardo con il suo. Aveva gli occhi verde scuro, vivaci e chiari.
Fache trasse lentamente il fiato, come se si preparasse a redarguirla.
«Capitano» disse lei, voltandosi verso Fache e precedendolo «scusi l'in-terruzione, ma...»
«Ce n'est pas le moment!» sbuffò Fache.
«Ho cercato di telefonarle» proseguì Sophie in inglese, come per riguar-do nei confronti di Langdon. «Ma il suo telefono era spento.»
«L'ho spento per un buon motivo» disse Fache, soffiando come un gatto. «Stavo parlando col signor Langdon.»
«Ho decifrato il codice numerico» disse lei, senza altri preamboli.
Langdon provò un senso di eccitazione. "Ha decifrato il codice?"
Fache rimase senza parole per la sorpresa.
«Prima di spiegarlo» disse Sophie «ho però un messaggio urgente per il signor Langdon.»
Fache la guardò con apprensione. «Per il signor Langdon?»
La donna annuì e tornò a voltarsi verso lo studioso. «Deve mettersi in contatto con l'ambasciata americana, signor Langdon. Hanno un messaggio per lei, proveniente dagli Stati Uniti.»
Langdon la guardò con sorpresa; il suo interesse per il codice venne im-provvisamente travolto da un'ondata di preoccupazione. "Un messaggio dagli Stati Uniti?" Cercò di immaginare chi potesse essere. Solo un limita-to numero di suoi colleghi sapeva che lui era a Parigi.
Fache aveva aggrottato la fronte. «L'ambasciata americana?» chiese, in tono sospettoso. «Come potevano sapere che il signor Langdon è qui?»
Sophie si strinse nelle spalle. «A quanto pare, l'hanno cercato all'albergo e il portiere ha detto loro che era uscito con un agente della polizia giudi-ziaria.»
Fache aveva ancora dubbi. «E l'ambasciata ha telefonato al dipartimento di Crittologia?»
«No, signore» rispose Sophie con voce ferma. «Quando ho chiesto al nostro centralino di mettersi in contatto con lei, mi hanno riferito che c'era un messaggio per il signor Langdon e mi hanno chiesto di informarlo se fossi riuscita a mettermi in comunicazione.»
Fache sembrava leggermente confuso; fece per dire qualcosa, ma Sophie stava già parlando con l'americano.
«Signor Langdon» gli disse, estraendo di tasca un foglietto «ecco il nu-mero del servizio messaggi della vostra ambasciata. Chiedevano di telefo-nare non appena possibile.» Gli diede il foglietto, con grande serietà. «Mentre spiego il codice al capitano Fache, lei deve telefonare.»
Langdon osservò il foglio. C'erano un numero di telefono di Parigi e un interno. «Grazie» disse, preoccupato. «Dove trovo un telefono?»
Sophie stava già prendendo un cellulare dalla tasca del golf, ma Fache la fermò. Aveva l'aspetto del Vesuvio pronto a esplodere. Senza staccare gli occhi da Sophie, prese il proprio cellulare e lo porse allo studioso. «Questa linea è sicura, signor Langdon. Può usare questo apparecchio.»
Langdon non capiva perché Fache fosse tanto irritato con la giovane donna. A disagio, prese il telefono del capitano. Fache si allontanò imme-diatamente di alcuni passi con Sophie e cominciò a rimproverarla a bassa voce. Ormai, Langdon provava una vera antipatia per il capitano. Si voltò dall'altra parte e accese il cellulare. Aprì il foglio che Sophie gli aveva dato e compose il numero.
Dall'altra parte della comunicazione, il telefono cominciò a squillare.
Uno squillo... due squilli... tre squilli...
Alla fine ebbe la comunicazione.
Langdon si aspettava di sentire il centralino dell'ambasciata, ma gli ri-spose una segreteria. Stranamente, la voce registrata gli era familiare: era quella di Sophie Neveu.
«Bonjour, vous êtes bien chez Sophie Neveu» disse la voce registrata. «Je suis absente pour le moment, mais...»
Confuso, Langdon si voltò verso Sophie. «Scusi, signorina Neveu, ma temo che lei mi abbia dato il...»
«No, il numero è quello» lo interruppe subito Sophie, come se già si a-spettasse quel commento. «L'ambasciata ha una messaggeria automatica. Deve comporre il numero interno per ascoltare il messaggio.»
Langdon la guardò senza capire. «Ma...»
«Sono i tre numeri scritti sul foglio.»
Langdon fece per dire qualcosa sullo strano errore, ma la donna gli lan-ciò un'occhiata che intimava: "Non faccia domande. Componga quei nu-meri".
Ancora confuso, Langdon compose i tre numeri scritti sul foglio: 4-5-4.
Il messaggio precedente si interruppe e una voce elettronica disse in francese: «La segreteria ha un nuovo messaggio».
A quanto pareva, 4-5-4 era il codice per ascoltare i messaggi registrati dell'agente Neveu quando era fuori casa.
"Che cosa sto facendo? Ascolto i messaggi privati di quella donna?" Langdon sentiva soltanto il fruscio del nastro che si riavvolgeva. Final-mente si fermò e iniziò il messaggio. Anche questa volta era la voce di So-phie.
«Signor Langdon» diceva la donna, a bassa voce e in tono allarmato. «Non reagisca in alcun modo a questo messaggio. Ascolti con calma. In questo momento lei è in pericolo, segua attentamente le mie istruzioni.» 第九章
为了确保他和兰登先生的谈话不被打断,贝祖·法希已关掉了手机。不幸的是,这个昂贵的机型装备有双向无线电通讯功能,而他一个手下违反命令,正在使用这个功能呼他。
“局长吗?”电话里传来像步话机那样的“噼噼啪啪”的声音。法希气得牙齿都要咬碎了。他不能想象出到底有什么重要的事情可以让科莱中断这个秘密监视 —— 尤其是在这个关键时刻。
他沉着而充满歉意地看了兰登一眼,“请稍等片刻。”他从腰带上拔出电话,摁下了无线传输键,用法语说:“谁?”
“局长,密码破译部的一位特工到了。”对方用法语说。
法希把怒火暂时压了下去。一位密码破译人员?尽管来的不是什么时候,但这很可能是个好消息。法希发现了索尼埃写在地板上的神秘文字后,就把大堆的犯罪现场照片都送到了密码破译部,希望有人能告诉他索尼埃到底想说什么。如果是来了一位密码破译者,很可能是那个人已弄懂了索尼埃的意思。
“我现在正忙着呢,”法希回话说,他的语气明白无误告诉对方,他在忙着应付另一部电话。“告诉密码破译者在指挥部等着。等我忙完了再和他说话。”
“她,”对方纠正道,“是警察奈芙。”
电话那头越说,法希越没兴致。接收索菲·奈芙是中央司法警察局最大的错误之一。奈芙是一个年轻的译电员,她是巴黎人,曾在英国皇家霍洛威大学学习过密码破译技术。两年前,部里尝试在警察队伍中多加入些女性,因此,索菲·奈芙被塞给了法希。部里要达到“政治上正确”的尝试还在进行之中,但法希争辩说这其实是弱化这个部门。女人不仅缺乏从事警察工作所需要的体力,而且她们的出现往往使这个行当的男人们心猿意马,这是很危险的。正如法希所担心的那样,事实证明,奈芙最不能让人省心。
她三十二岁,意志坚定得几近固执。她太急于盲目相信英国的新方法,所以总是惹恼她上面那些老资格的法国密码破译人员。当然最令法希心烦的是那个放之四海而皆准的公理:在一群中年男人的办公室里,一位颇有魅力的年轻女郎总是把人们的眼球从手边的工作上吸走。
无线通讯中的那个男人说:“奈芙警官非要立刻和您谈话,局长。我尽最大的努力阻止她,但她现在已经朝画廊这边走来了。”
法希心头一缩,简直不敢相信会是这样。“简直令人无法容忍,我已讲清楚 ——”
罗伯特·兰登感觉法希好像在瞬间中了风。局长下颌突然不动了,眼球突出,只能说半截句子。他鼓起的水泡眼好像固定在兰登肩后的什么东西上。兰登还没来得及转身看是怎么回事,就听到一个女人的声音在他背后响起。
“对不起,先生们。”她用法语说。兰登转过身,发现是一位年轻女郎,正迈着矫健的步伐大步流星地朝他们走来,随意穿着的齐膝的奶黄色爱尔兰毛衣,刚好到她黑皮靴的上方。她很有魅力,浓密的葡萄酒色的头发自然地飘落在肩头,却露出了面部的温和。与贴在哈佛大学宿舍墙上的那些弱不禁风的甜姐儿不同,这个女人有一种不加粉饰的健康美,浑身散发出惊人的自信。
兰登没想到的是,那女人直接朝他走来并礼貌地伸出手来。“兰登先生,我是中央司法警察密码部的警察奈芙。”她说起话来抑扬顿挫,从她的英语中能听出法国口音。“很高兴见到您。”
兰登握住她柔软的手掌,发现对方正使劲看着自己。她的眼睛是橄榄绿色的———锐利而清澈。法希使劲吸了一口气,显然是准备开始批评她。
“局长,”她急忙转身,先发制人地说,“请原谅我打断了你们的谈话,但———”
“现在不是时候!”法希气急败坏地用法语说。“我本想给你打电话,”好像是出于对兰登的礼貌,她还继续用英语说,“但是你电话关机了。”
“我关机是有原因的,”他愤怒地朝她嘘了一声。“我在和兰登先生谈话。”
“我已经破译了那个数字密码。”她干脆地说。
从法希的表情看,他有点拿不准该对此作出何种反应。
“在我解释之前,”索菲说。“我得先给兰登先生递个紧急的口信。”
法希的表情显得越来越焦虑。“给兰登先生的口信?”
她点点头,转回兰登。“您得和美国大使馆联系一下,兰登先生。他们有从美国来的留言给您。”
兰登很吃惊,他刚才因密码引起的激动现在突然变成了一阵不安。来自美国的留言?他使劲想到底会是谁想找到他,只有很少几位同事知道他在巴黎。
听到这个消息,法希也惊得嘴巴张得老大。“美国大使馆?”法希很怀疑地问了一声。“他们怎么知道到这儿来找兰登先生?”
索菲耸耸肩。“显然,他们把电话打到兰登先生住的酒店,但接待员告诉他们兰登先生被一个中央司法警察给叫走了。”
法希显得更不解了。“难道大使馆和中央司法警察密码部联系上了?”
“不是,先生,”索菲语气坚定地说。“我在给中央司法警察局总机打电话联系您时,他们正好有一个口信要传给兰登先生。他们说如果我能接通您的电话,就让我把口信传给他。”
法希眉头紧锁,一脸困惑。他想说话,但索菲已经转向兰登。
她从衣袋里拿出一张小纸条大声说:“兰登先生,这是你们大使馆提供的留言服务号码。他们要求你尽可能早地打进电话。”她把纸条递给他,又意味深长地看了他一眼。“在我向法希局长解释密码时,你得打电话。”
兰登仔细看了纸条,上面有一个巴黎的电话号码和分机号。“谢谢。”他感到非常担忧,“我到哪里找电话呢?”
索菲从毛衣口袋里取出手机,但法希示意她不要给他用。现在看起来他就像即将爆发的维苏威火山。他盯着索菲,拿出自己的手机递了过去。
兰登对法希向索菲发火这事感到疑惑不解。他很紧张地接过局长的电话。法希立即把索菲推开几步远,开始低声严厉责备她。兰登越来越讨厌法希,他转身避开另两人之间令人不解的冲突,打开了手机。兰登核对了一下索菲给他的号码后,开始拨号。
电话里传来了拨号声。
一声……,两声……,三声……
终于接通了。
兰登原想自己会听到大使馆接线员的声音,没想到自己听到的却是一个语音信箱的录音。奇怪的是,录音带上的声音很熟悉,是索菲·奈芙的声音。
“您好,这里是索菲·奈芙家,”一个女人用法语说道,“我现在不在家,但……”兰登被弄糊涂了,他转向索菲。“对不起,奈芙小姐,我想你可能给我———”
“没错,就是那号码,”索菲迅速插话,好像已经预测到了兰登的困惑。“大使馆有自动留言服务系统,但您得先拨进入系统的号码,然后才能接收您的留言。”
兰登怔住了。“但是 ——”
“是我给您那张纸上的三位数号码。”
兰登想开口解释这个滑稽的错误,索菲向他递了一个只持续片刻的、严厉的、让他沉默的眼色。她绿色的眼睛发出了一个非常明了的信息。
别多问。按要求做。
兰登疑惑不解地拨了纸上的分机号454。索菲的语音信箱里的话立刻中断了。兰登听到电脑录制的声音用法语说:“你有一条新的留言。”显然,454是索菲不在家时接听留言的远程进入密码。
我要收听这个女人的留言?
兰登能听到录音带倒带的声音。它终于停下来了,语音信箱也开始工作了。兰登听到机器开始播放的留言了。这次又是索菲的声音。
“兰登先生,”留言里传出令人恐惧的低语声,“听到留言后,千万不要有什么反应,只管冷静地听。您现在处境危险,请严格遵守我的指令。”